Se n’è parlato alla recente Efl Spring Conference di Torino, ospitata da Planet Smart City. In particolare si è posto l’accento sulla molteplicità di servizi offerti dall’AI: una risorsa non ancora sfruttata al massimo della potenzialità.
L’intelligenza artificiale non è uno strumento utile solo per vendere casa di lusso. Sono molte le potenzialità che l’AI può mettere al servizio del real estate. Un punto, questo sottolineato nell’ultima Efl Spring Conference, ospitata a Torino da Planet Smart City. È l’evento annuale a cura dalle Federazione europea per l’Abitare: la rete di 70 istituzioni e aziende presenti in 19 Paesi, che si pone l’obiettivo realizzare e promuovere abitazioni e sostenibili.
Da questo appuntamento sono emersi importanti spunti di riflessione sul ruolo che può giocare l’AI a 360° in chiave di smart housing: dall’organizzazione alla gestione dell’immobile in termini di sicurezza, design, sostenibilità. Senza dimenticare l’apporto dell’intelligenza artificiale per semplificare e accelerare i processi burocratici legati all’acquisto, alla vendita, all’affitto.
C’è, tuttavia, ancora molta strada da fare. Come ha affermato al Sole 24Ore Alex Marchesini, ceo digital di Planet Smart City: «Esistono molte soluzioni tecnologiche dedicate al real estate. Ma a livello globale, sono solo 500 le aziende che forniscono servizi di IA che stanno producendo valore in termini di miglioramento dell’efficienza e riduzione dei costi. Un numero apparentemente grande che risulta tuttavia contenuto se raffrontato con l’ampiezza del mercato.» Per approfondire l’argomento leggi l’articolo completo del Sole 24Ore.
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