Come scegliere l’inquilino giusto?

Come scegliere l’inquilino giusto?

Ė il dubbio che attanaglia numerosi proprietari che intendono affittare il proprio immobile. Ecco alcuni nostri consigli per aiutarvi nella scelta.

Come scegliere l’inquilino giusto? Ecco un breve vademecum di consigli e suggerimenti che vi aiuteranno a orientarvi con maggiore serenità e sicurezza.

  1. La sensibilità
    Fatevi seguire dal vostro istinto. Ognuno di noi ha un suo modo di approcciare nuove persone, nel valutare i comportamenti altrui (es. modo di parlare e di vestire, il modo di rispondere alle domande, atteggiamento del corpo…). Insomma, la prima impressione è sempre un importante punto di partenza.
  2. L’analisi reddituale
    È fondamentale conoscere la situazione reddituale del potenziale inquilino. Come? Richiedendo di verificare le buste paga se si tratta di un lavoratore dipendente, la dichiarazione dei redditi in caso di lavoro autonomo, la visura della Camera di Commercio (per artigiani e commercianti), il bilancio (se è società di capitale)
  3. L’investigazione
    Non si tratta della regola, ma è da tenere in conto. Se qualcosa non vi quadra delle informazioni fornite dal vostro potenziale inquilino (es. risposte vaghe sulla situazione reddituale, lacune della documentazione…), potete rivolgervi a società specializzate in grado di approfondire meglio, scoprire eventuali criticità e offrirvi un quadro molto più chiaro.

I tre aspetti sopra illustrati sono prioritari. Esistono, tuttavia, altri punti da tenere in considerazione. Ecco i più importanti:

  • Il rapporto reddito inquilino/prezzo dell’affitto
    Facciamo un esempio concreto: se una persona si impegna a pagare un affitto di 1.000 euro al mese quanto deve essere il suo reddito? Il rapporto – simile a quello utilizzato dalle banche per concedere i mutui – è 1:3 o 1:4. Per assicurare il pagamento di un affitto di 1.000 euro, quindi, le entrate mensili devono ammontare a 3/4000 euro. Nel caso di un rapporto 1:2, meglio soprassedere per evitare sorprese.
  • Garanzie
    La prima è la cauzione che per legge garantisce fino a un massimo di tre mensilità del canone pagato. Vi sono garanzie aggiuntive da richiedere al potenziale inquilino. La garanzia preferibile è quella bancaria ossia la fidejussione “a prima richiesta” con una copertura ideale fino a un anno d’affitto: l’arco di tempo, questo, necessario, per sfrattare un inquilino in caso di grave morosità. La tipologia di fidejussione “a prima richiesta” consente un altro vantaggio al proprietario di casa: quest’ultimo potrà rivalersi direttamente sulla banca senza ulteriori passaggi legali per ricevere la somma corrispondente alla spesa di affitto non pagata.
  • Il garante
    Il garante, ossia una terza persona, pone una firma con la quale si impegna a coprire la somma in caso di mancato pagamento dell’affitto (normalmente si tratta di un genitore). Ė la forma di garanzia più semplice e immediata sempre che si possa contare su una persona che accetti di farlo e, a sua volta, abbia le giuste garanzie (es. un buon reddito e/o delle proprietà immobiliari).


In conclusione

Furbatto Immobili vi consiglia di effettuare una serie di domande alla persona che avete scelto come possibile inquilino. Dalle sue risposte potrete acquisire elementi più completi per prendere la vostra decisione. Ecco le domande più frequenti:

Per quale motivo ha deciso di cambiare casa?
Per capire meglio la situazione del soggetto e perché ha deciso di trasferirsi.

Quanto pensi di restare?
Per valutare la tipologia migliore di contratto di affitto.

Quante persone vivranno in casa?
Per accertarsi che il numero di occupanti non superi la capacità della casa.

Hai animali domestici o prevedi di averli in futuro?
Una domanda importante per sapere prima di affittare se l’inquilino possiede un cane, un gatto, un pesce rosso o un serpente!

Fuma?
Se il fumo è vietato in casa vostra, meglio chiarirlo subito.

Ha mai avuto problemi con la legge o ricevuto uno sfratto?
Domanda pertinente, ma attenzione alla risposta: se l’interessato vi pare evasivo, meglio investigare.

Può fornire referenze da precedenti proprietari?
Altra domanda pertinente. In alternativa ci si può rivolgere direttamente al proprietario. Può, essere, però, un’arma a doppio taglio. Se i rapporti tra inquilino e proprietario sono tutt’altro che rosei, quest’ultimo potrebbe avere interesse a fornirvi un quadro positivo della persona in questione allo scopo di sbarazzarsene quanto prima. Anche in questo caso, prudenza.

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