Il primo studio del Ragioniere Cesare Furbatto in Piazza Lagrange, 1
Ma c’è anche la fotografia preziosissima di quel primo studio del Ragionier Furbatto. Di questo sono state conservate due immagini. La prima caratterizzata da un arredamento di sabauda eleganza, con un massiccio divano sulla sinistra e una imponente scrivania in legno sulla destra. La seconda invece raffigura uno studio più lineare e spazioso, con più sedie e agio per il movimento. Alle pareti tutt’intorno stanno le immagini degli immobili: che rappresentano un po’ la versione antesignana dei portali immobiliari dei nostri tempi… E poi c’è la storia dei ritagli di inserzioni dei giornali, che meriterebbero una storia a parte. Perché ci riportano meglio di mille parole il sapore del tempo. Costituiscono il segno visibile di come veniva intesa l’intermediazione immobiliare. Non solo casa, ma anche “ville e terreni”. Si trattava di “compra-vendita amministrazioni case, con facilitazioni residenti estero, cessioni rilievi aziende”. E poi “mutui ipotecari perizie contabilità ecc ecc.”. Ma c’è anche lo spazio per le “eccezionali occasioni”, termine che risulta oggi un po’ consumato (dopo i tanti imbonitori televisivi di oggi), ma che allora doveva ancora “suonare” come veritiero e carico di promesse.Inserzioni di giornali dall’archivio Furbatto
Il marketing immobiliare degli anni ‘30, ‘40 e ‘50 dello scorso secolo si serviva di poche parole, in piccoli spazi. Ma come non vedere in questi piccoli francobolli una prefigurazione dei nostri banner e dei popup che ci inseguono un po’ ovunque sui siti web e sulle mailing list? Come a dire in fondo nulla è nuovo sotto il sole…Ed è questo il grande valore di questa storia. Una storia che sembra appartenere al tempo presente, già nel tempo passato.Inserzioni di giornali dall’archivio Furbatto
Perché a vederli oggi, questi banner in bianco e nero mantengono intatto il loro fascino da nostalgia. E se i primi annunci tendevano alla estrema sintesi, sia degli spazi che del lessico utilizzato, questo annuncio qui sotto racconta un’altra storia…Inserzioni di giornali dall’archivio Furbatto
Già il carattere tipografico utilizzato rappresenta qualcosa di diverso. Si sta proponendo un complesso di case, suddivise in “alloggi, studi professionali, negozi, magazzini ecc”. E poi si tratta di una “occasione insuperabile”, di un “ottimo impiego di denaro, lucroso, sicuro, conveniente”… Insomma: un vero affare, pare dirci il Rag. Furbatto! Che ci sembra quasi di vederlo questo distinto e affidabile signore, mentre svolge il suo lavoro e incontra torinesi e “residenti estero” per presentare imperdibili occasioni immobiliari… E quindi eccolo il Ragionier Furbatto. Eccolo in posa un po’ particolare, fuori dagli schemi tradizionali… Qui si trova sul “suo” marciapiede, sopra un’insegna pubblicitaria che fa parte dell’arredo urbano. Una splendida trovata pubblicitaria, avanti sui tempi che pare moderna ancora oggi!“Mezzo secolo di attività immobiliare, di pura intermediazione e consulenza, condotti con alta competenza e professionalità. Rapporti di vendita e di acquisto , basati sulla qualità dell’offerta e sulla effettiva disponibilità della domanda. Un’agenzia quindi con chiare caratteristiche tradizionali per trattare “affari su misura”. Contemporaneamente a questa importante e significativa tappa professionale e per potenziare i propri servizi lo Studio Furbatto si TRASFERISCE (di pochi metri) dal 3 dicembre 1979 nella nuova sede di Via Guarini 4 angolo Piazza Lagrange, 1° piano Torino”, segue disegno della piantina con freccia.”
I 50 anni di attività dello Studio Furbatto
Questo annuncio porta la data 3 dicembre 1979. Sono passati 50 anni dall’inizio. E da allora ad oggi, quasi per un curioso destino di date, sono trascorsi 40 anni esatti. Siamo sempre a dicembre del 1979 e lo Studio compie una prima “mutazione”: si trasferisce negli stessi uffici che ancora oggi sono sede dell’agenzia. E oggi siamo a dicembre del 2019 (40 anni esatti dopo) una nuova trasformazione: la completa ristrutturazione degli spazi di Via Guarini. In questi ultimi 40 anni è stata la terza generazione Furbatto che ha guidato l’attività fondata 90 anni fa. Il nipote del ragionier Cesare si chiama Cesare e anche lui si occupa della gestione dello Studio. La nipote e sorella di Cesare si chiama Giovanna e come Architetto si occupa delle ristrutturazioni. E poi nella sede di Via Guarini (angolo Piazza Lagrange) oggi c’è una particolare stanza, sulla destra rispetto alla luminosa porta di ingresso. Uno spazio racchiuso in ampie vetrate. Questo spazio contiene la scrivania e la poltrona, l’insegna e le sedie che il Rag. Furbatto mise nel primo studio di Via Lagrange 1. Lo studio di allora è stato ricostruito rispettando quasi alla lettera dimensioni e disposizione. Un luogo reale che rappresenta un luogo immaginario perso nella memoria del tempo e delle fotografie in bianco e nero. La volontà di non perdere di vista le radici, che sono il patrimonio più profondo che tutti noi abbiamo. Le radici che ci ricordano da dove veniamo e ci indicano la strada per il cammino da percorrere. Specie nei momenti difficili e complessi da decifrare come sono i tempi che viviamo.Il team Furbatto oggi, al centro Cesare, il papà Roberto e Giovanna Furbatto con i collaboratori dello Studio
Un legame che Roberto, Cesare e Giovanna Furbatto vogliono mantenere vivo e concreto, per affrontare le sfide di evoluzione e crescita che hanno davanti. Entrando in questo spazio che ricrea il vecchio ufficio, noto alla parete una targa, una insegna di metallo e vernice.Targa del primo Studio di Piazza Lagrange, 1
C’è scritto CASE DI REDDITO RAG. FURBATTO TELEFONO 44566 Ecco un alto legame, che ci era sfuggito, e che lega ancora con il passato, in modo quasi simbolico… Il numero di telefono, questo tramite moderno tra noi e il mondo, su cui oggi passano le mail, le connessioni e chissà cos’altro ancora, questo numero di telefono è rimasto il medesimo, lo stesso identico, dal 1929 ad oggi! Il 44566 è diventato 544566. Il primo 5 è stato aggiunto quando Torino fu divisa in zone telefoniche. E al centro città fu affidato il numero 5. Poi il prefisso 011. Ma il cuore del numero, come l’essenza di tutta questa storia, è rimasto uguale. Ha aggiunto elementi, sviluppato e cresciuto nel tempo. Ma la radice è rimasta la stessa. Un caso davvero unico, o per lo meno, molto raro: lo stesso numero di telefono nell’arco di 90 anni… E chissà per quanti altri anni ancora.Compila questo form.