16. San Salvario - Baretti

Le quotazioni del Borsino

 
TIPOLOGIA PREZZI
  €/m² x 1.000
INDICE
COMMERCIABILITÀ
Immobili
nuovi
3,2 - 3,8 Buono
Immobili
signorili
1,8 - 2,6Buono
Immobili
medi
1,2 - 1,9 Buono
Immobili
medi/modesti
0,9 - 1,2 Medio

Microzona: Massimo D’Azeglio +10 %

San Salvario - Baretti

San Salvario - Baretti in breve

Il quartiere prende il nome da una chiesetta del 1646 dedicata a San Salvatore, in piemontese «San Salvari», che si trova all'angolo tra via Nizza e corso Marconi. E' stata realizzata per volere di Madama Cristina, moglie del re Vittorio Amedeo I di Savoia, che desiderava un luogo di culto vicino alla residenza estiva del Castello del Valentino, oggi sede della Facoltà di Architettura. San Salvario è stato il primo quartiere torinese a predisporre l’acqua corrente e l’illuminazione a gas nelle abitazioni, e ha all'interno del suo perimetro tante costruzioni di interesse storico: dall'Arco monumentale all'Arma di Artiglieria al Borgo Medievale, nato all'interno del parco del Valentino come padiglione dell'Esposizione Generale Italiana del 1884. Tra gli edifici di culto qui troviamo la Sinagoga ebraica e il Tempio Valdese, costruito grazie allo Statuto Albertino del 1848, che concedeva diritti civili politici e libertà di culto ai valdesi. Tra gli enti culturali, troviamo invece il teatro Colosseo, il museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso, il museo di Anatomia Umana Luigi Rolando, e il Museo della Frutta, che ha una collezione di oltre mille frutti artificiali realizzati da Francesco Garnier Valletti. In via Goito 13 incontriamo infine la società scacchistica torinese, fondata il 3 novembre 1910.